di Ernesto Bodini (giornalista e opinionista) È un delirio e al tempo stesso anche una profonda amarezza ogni volta che ci si trova ad assistere ai modi in cui si svolgono i dibattiti televisivo, o gli interventi sulle piazze del Paese, da parte di questo o quel politico per un continuo confronto (a volte coinvolgendo la pubblica opinione) sui più svariati temi quotidiani. Disoccupazione, precariato, sanità pubblica alla deriva, inquinamento ambientale, pubblica istruzione allo sbando, povertà in crescita, debito pubblico che non si rimargina, sempre più carente la sicurezza collettiva e individuale, arretratezza dell’attività giudiziaria, sovraffollamento delle carceri, corruzione, evasione ed altro ancora; e tutto ciò con al centro parlamentari che si affrontano per arrivare a conclusioni irrazionali, “destabilizzando” ulteriormente il Paese con il rischio (quasi alle porte) di una possibile recessione. Troppi partiti, troppi parlamentari (che ricordo essere 945 tra Camera e Senato) che, a mio dire, non hanno certo un’indole filantropica per il bene della collettività. Ed anche volendo ipotizzare qualche buon intendimento (nel rispetto delle doverose eccezioni), le mie convinzioni vanno sempre più confermando che ancora lontano è il traguardo di una sensibile ripresa: 2.300 miliardi di euro di debito pubblico non li ridurrebbe nemmeno la [...]
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