di Ernesto Bodini (giornalista e opinionista) A conclusione delle elezioni europee del 26 maggio scorso io credo che non ci sia da rallegrarsi più di tanto, e vantarsi di essere il primo partito d’Italia, quello di Salvini, non è certo motivo di “osanna”. E questo, non che i concorrenti valgano di più (anzi!), ma semplicemente perché tutti questi candidati inneggianti il “trofeo del potere” non hanno certo modo di garantire alcunché al Paese. Dirigere e portare avanti una nazione con un debito pubblico di oltre 2.300 miliardi di euro (che peraltro si protrae da molto tempo) e sull’orlo dell’inflazione e quindi della recessione, non rientra certo nelle capacità degli attuali politici per una serie di ragioni, a cominciare dal fatto che sono in troppi (945 Parlamentari tra Deputati e Senatori propriamente detti “scalda scranni”, e quindi nessun “onorevole”), e poi perché continuano a blaterare urlando, imprecando, offendendosi e azzuffandosi a vicenda mettendo talvolta a dura prova la pazienza del personale di servizio. Ma va anche detto che questi ambiziosi alla scalata al potere, camuffata da ideali (se non da ideologismi) di generosa disponibilità per il bene comune, in realtà hanno a cuore più la propria posizione attuale e [...]
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